giovedì 10 settembre 2015

LAMPEDUSA



Terra di confine tra due mondi, Lampedusa racchiude caratteristiche ambientali di due continenti assai diversi: l’Africa e l’Europa. Basti pensare che dista 210 km dalle coste siciliane e solo 152 km da quelle africane.

Lampedusa è stata luogo di sosta per Fenici, Greci, Romani e Arabi che hanno lasciato tracce ben evidenti del loro passaggio. I Romani sfruttarono Lampedusa per impiantarvi uno stabilimento per la lavorazione del pesce e per la produzione del garum, una salsa di pesce molto diffusa in età imperiale. Gli Arabi sono coloro che lasciarono più impronte su quest'isola perché la utilizzarono come approdo nel corso delle loro scorribande piratesche, anche molto tempo dopo la cacciata ufficiale dalla Sicilia.

Successivamente, per un lungo periodo, l'isola rimase in tranquilla attesa di nuovi abitanti. Nel 1630 Giulio Tomasi Principe di Lampedusa e Linosa, avo dell'autore de Il Gattopardo, fu insignito dal re di Spagna di questo titolo nobiliare. Nel 1760 fu colonizzata da sei francesi seguiti, dopo sedici anni, da un nucleo familiare maltese. In seguito fu un susseguirsi di piccoli gruppi di agricoltori capeggiati ora da maltesi ora da inglesi. Anche i Russi, con il principe Grigori Alexandrovich Potemkin tentarono l'acquisto dell'Isola per poter insediarvi una colonia di sudditi della zarina. Un secolo dopo, la famiglia Tomasi chiese ai Borbone un congruo finanziamento per poter condurre sulle isole dell'arcipelago le opere necessarie al ripopolamento. Nell'800 i Tomasi cedettero le Pelagie a Ferdinando II di Borbone. Il sovrano non fece un acquisto avventato e riuscì a rendere attivo e produttivo l'arcipelago insediandovi circa 150 abitanti di Pantelleria che utilizzarono anche a Lampedusa i dammusi, tipiche costruzioni della loro isola.



Nel 1861 gli isolani divennero sudditi del Regno d'Italia che vi impiantò nel 1872 una colonia penale, poi soppressa nel secolo successivo.

Durante il decennio antecedente la seconda guerra mondiale, l'isola fu fortificata e dotata di numerose batterie navali e antiaeree, per la difesa e per la sua importante posizione strategica al centro del Mediterraneo, in una zona di massimo transito dei convogli.

Il Regio Esercito presidiò l'isola per diversi anni anche durante la guerra, mantenendola come postazione avanzata nel Mediterraneo a favore delle forze dell'Asse. Fino al 1943, quando durante l'Operazione Corkscrew, ovvero le azioni militari precedenti allo sbarco alleato in Sicilia, gli alleati attaccarono e in breve tempo occuparono l'isola.

Negli anni sessanta, dopo decenni di attesa, Lampedusa fu collegata dalla linea telefonica con la terraferma e vi fu costruita una centrale elettrica e un aeroporto civile.

Per la sua posizione tra le coste nordafricane e il sud d'Europa, l'isola nell'ultimo decennio è divenuta una delle principali mete delle rotte dei migranti africani nel Mediterraneo. È stato costruito un centro di accoglienza temporanea, gestito dal ministero dell'Interno, che provvede all'identificazione dei migranti e al loro trasferimento. Soprattutto nel periodo estivo migranti e rifugiati, partiti dai porti tunisini e libici, approdano sulle coste di Lampedusa e Linosa, o vengono soccorsi in mare dalle motovedette della Guardia Costiera e/o della Guardia di Finanza.

La costa sul versante nord e in quello ovest è alta ed inaccessibile, mentre nel versante est e sud-est presenta magnifiche spiagge sabbiose.
Da quelle più piccole a quelle più grandi e affollate, le spiagge di Lampedusa sono moltissime.
Si aprono su un mare splendido le due piccole cale: Pisana e Uccello.
Fa invece parte di un’ampia insenatura cala Spugna o Maluk, a est dell’isola. Minuscola e dalla sabbia bianchissima cala Greca, sconosciuta a molti invece cala Galera, che si raggiunge passando  per valloni (insenature marine) spettacolari.
Da vedere sulla spiaggia di Mare Morto, così chiamata per il mare calmo, è l'omonima grotta.
Ci sono poi la splendida e poco frequentata cala Francese e la famosa e frequentatissima spiaggia della Guitgia, che è collegata al paese anche con i mezzi pubblici ed è la più vicina agli alberghi.
Da qui si raggiungono l'insenatura di Cala Croce e la spiaggia di cala Madonna e Porto N’Tone: soprattutto quest’ultima, molto piccola e con sabbia bianca e finissima, è ideale per le famiglie con bambini.
Sul lato sud dell’isola si trova invece cala Pulcino, dove si possono visitare numerose grotte.



Un giro in barca di Lampedusa, che dura 3-4 ore, è il modo migliore per apprezzare la bellezza delle spiagge e delle calette.
La limpidezza delle acque e gli splendidi fondali e l'abbondanza di flora e fauna rendono questa isola una meta prediletta per le immersioni subacquee, anche notturne.
Molti i punti da dove partire per il diving e lo snorkeling.
Con una facile immersione si giunge alla grande statua della Madonna del Mare, a14 metri di profondità, circondata da tane di polpi e saraghi.
Nelle vicinanze un grosso scoglio emerso a forma di panettone, crea l’ennesimo sito di immersione in cui ammirare cernie, saraghi e dentici. Per nuotare tra le distese verdi di Posidonia Oceanica bisogna arrivare a ridosso di Punta Parrino, che protegge l'isola dalle onde e dal vento.
Spettacolare l’immersione al Taccio Vecchio per ammirare sia l'omonima grotta sottomarina sia i pesci pappagallo. Nella stessa zona c’è anche Punta Cappellone, popolata da tonni, ricciole, saraghi, dentici e cernie; mentre nella secca di Levante, quando il mare lo consente, ci si può immergere e osservare esemplari di tartaruga Caretta caretta.
A nord, dove la costa è rocciosa, si trovano le tane di aragoste, dentici, scorfani e cernie. Inoltre, ad aprile, si possono avvistare i capodogli.
Chi al mare preferisce le escursioni a piedi può percorrere i sentieri che conducono fino alla cima dei tre principali rilievi dell’isola: monte Rosso, il cui cratere è occupato da coltivazioni, il monte Nero e il monte Vulcano.

Da assaggiare il cous cous di pesce, piatto africano, ricorrente nella cucina siciliana. A Lampedusa aggiungono anche gamberetti, aragosta e frutti di mare. Il tutto accompagnato dagli ottimi e freschi vini bianchi siciliani.



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