domenica 13 settembre 2015

IL MAR ROSSO



Il Mar Rosso è un mare compreso tra l'Africa e la Penisola arabica comunicante con il Mar Mediterraneo attraverso il canale di Suez, e con l'Oceano Indiano tramite lo stretto di Bab el-Mandeb.
Il Mar Rosso si biforca in corrispondenza della penisola del Sinai, dando luogo al Golfo di Aqaba ad oriente, e al Golfo di Suez ad occidente. Sul mar Rosso si affacciano Egitto, Israele, Giordania, Arabia Saudita, Yemen, Gibuti, Eritrea e Sudan.Nell'Antico Egitto era conosciuto con il nome di Verdissimo.
Naturalmente il nome non indica un colore rosso permanente dell’acqua, che invece è solitamente definita blu se vista da lontano, verde dorato attorno ai reef e trasparente quando si prende in mano. Perché il Mar Rosso venga chiamato così è un mistero complesso, sul quale ci sono numerose teorie, nessuna di queste definitiva.Il mare è stato conosciuto con più nomi attraverso la storia come “Golfo Arabico” o “Mare d’Eritrea”. Infatti gli antichi marinai Egiziani si riferivano alla stessa massa d’acqua come al “Grande Verde” o al “Mar Verde”. Contemporaneamente il nome “Mare d’ Eritrea” è stato anche applicato alle acque attorno la Penisola Sud Arabica, attualmente conosciute come Oceano Indiano. Il nome “Mar Rosso” appare anche allo stesso tempo per indicare l’intera area marittima fra Africa, Arabia e Sud Asia.La spiegazione più comunemente accettata per l’attuale nome del Mar Rosso è la frequente marea rossa di plankton, causata dalla fioritura di un tipo di alga chiamata Trichodesmium Erythraeum.
Al termine della fioritura dell’alga, il colore azzurro-verde del mare sembra mutarsi in un rossiccio-marrone.



All’estremità meridionale della penisola del Sinai comincia il solco principale, in cui si raggiungono i fondali massimi di 2835 m all’altezza di Bur Sudan. Le coste, a tratti rocciose, sono costituite e orlate da vaste scogliere madreporiche e cosparse di isole, che nei settori centrale e meridionale formano estesi arcipelaghi (Dahlak, Farasan, Kamaran, Hanish), mentre la sola zona assiale, che va restringendosi verso S, è libera da scogli. A S il canale, con meno di 200 m di profondità, si insinua nello Stretto di Bab al-Mandab, ove sorge l’isolotto di Perim. Il Mar Rosso non riceve fiumi perenni e sulla sua superficie e lungo le sue coste le precipitazioni sono scarse; la temperatura delle acque superficiali è di 25-35° e l’evaporazione è molto elevata e compensata dagli afflussi dall’Oceano Indiano. La salinità per la forte evaporazione sale al 40‰, fino a raggiungere il 50‰ nei Laghi Amari. Le maree hanno valori massimi di 210 cm a Suez, 80 cm a Bur Sudan, 130 cm nel bacino di Massaua e 200 in quello di Assab, e si presentano con ciclo mensile. Il regime delle correnti dipende dalle maree e risente delle influenze dei monsoni. Biologicamente è un mare ricco di specie animali di tipo tropicale, che risentono di influssi mediterranei; notevoli le risorse della pesca. La flora marina è scarsa: tipiche alcune alghe, fra cui Trichodesmium erythraeum a cui sono dovute le velature superficiali che formano estesissime macchie rosso-brune, da cui la denominazione. Il percorso Mar Rosso-Canale di Suez è una delle principali rotte marittime mondiali.
Da un punto di vista geologico, il Mar Rosso costituisce una struttura legata sia ai rift dell’Africa orientale sia al Golfo di Aden, e insieme rappresentano un’area della superficie terrestre particolarmente importante per la tettonica a zolle, dove si può osservare la fase di separazione continentale, la transizione da un rift continentale a uno oceanico e l’iniziale fase di espansione del fondo oceanico. In particolar modo il Mar Rosso occupa una posizione intermedia in questo schema evolutivo: esso si trova infatti nello stadio giovanile di formazione di un proto-oceano che iniziò a svilupparsi a partire dall’Oligocene con l’assottigliamento della litosfera continentale, seguito da due fasi di espansione del fondale oceanico comprese rispettivamente tra 25 e 15 milioni di anni fa e tra 4,5 milioni di anni fa e l’epoca attuale. Nel periodo tra 15 e 4,5 milioni di anni fa, costituì un bacino semichiuso, in cui si depositarono ingenti spessori di sedimenti evaporitici.


Fin dall'apertura del canale di Suez si è avuto un intenso fenomeno di immigrazione nel Mediterraneo da parte di organismi marini originari del mar Rosso. Questo fenomeno prende il nome di migrazione lessepsiana.

Sul mar Rosso si affacciano alcune importanti località di villeggiatura egiziane, (Sharm el-Sheikh, Hurghada, Marsa Alam, Berenice) e Aqaba che ospitano ogni anno moltissimi turisti, soprattutto europei.

Importanti geopoliticamente anche il porto di Elat, che costituisce l'unico sbocco su questo mare di Israele, e lo stato dell'Eritrea che impedisce l'accesso al mare all'Etiopia.

Il mar Rosso riveste anche un'importanza storico-religiosa: nel libro dell'Esodo dell'Antico Testamento è narrato infatti il passaggio del mar Rosso da parte degli Ebrei guidati da Mosè in fuga dall'Egitto. In questa occasione si racconta che Dio aprì le acque di fronte agli Ebrei per poi richiuderle nel momento in cui lo attraversavano le truppe egizie che li inseguivano.



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